Otto regole vitali per i manutentori


1. Individuare i pericoli
- Individuare i pericoli associati ai macchinari, agli impianti e all’ambiente circostante.
- Tener conto della documentazione tecnica dell’impianto (manuale d’uso).
2. Stabilire le misure di sicurezza
-
Stabilire delle istruzioni di lavoro per i lavori particolarmente pericolosi
(esempi: lavori in quota, su impianti elettrici, in spazi ristretti, lavori in solitudine, manipolazione di amianto o altri materiali particolarmente nocivi). - Fornire gli strumenti e i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari.
- Stabilire un programma di lavoro e prevedere sufficiente tempo per svolgerlo.
- Stabilire misure di primo soccorso specifiche all’intervento da eseguire.
- Tenere a disposizione i pezzi di ricambio.
3. Stabilire competenze e responsibilità
- per il coordinamento dei lavori e la comunicazione
- per il rispetto delle misure di sicurezza
- per la responsabilità del personale esterno
4. Impiegare personale qualificato
- Scegliere persone qualificate.
- Fare in modo che gli addetti ai lavori siano addestrati e formati.
1. Preparare i lavori
- Rispettare le indicazioni contenute nel manuale d’uso e nelle istruzioni di lavoro aziendali.
- Discutere e coordinare le fasi di lavoro e le misure di sicurezza necessarie con tutti gli addetti ai lavori e con il gestore dell’impianto.
- Addestrare il personale esterno sulle caratteristiche particolari dell’azienda.
- Predisporre le barriere di sicurezza e i cartelli di pericolo.
- Garantire i primi soccorsi, anche di notte e nel fine settimana.
2. Lavorare in condizioni di sicurezza
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No alle improvvisazioni, neppure quando si lavora sotto pressione.
Dire STOP in caso di imprevisti. - Utilizzare i dispositivi di protezione individuale (DPI) richiesti, ossia occhiali di protezione, casco, calzature di sicurezza, guanti di protezione, DPI anticaduta.
- Impiegare gli strumenti forniti secondo le istruzioni.
3. Terminare l’incarico
- Mettere in ordine il posto di lavoro; rimuovere le barriere e i cartelli di pericolo.
- Ripristinare i dispositivi di sicurezza per l’uso normale dell’impianto e verificare la loro efficacia.
- Consegnare l’impianto o il macchinario alla persona responsabile.
- Documentare gli interventi svolti.


Impedire l’avviamento accidentale dell’impianto
- Disinserire correttamente l’impianto e metterlo in condizioni di sicurezza.
- Mettere in sicurezza il dispositivo di isolamento con il lucchetto personale e conservare la chiave.
- Chi opera sull’impianto deve avere il proprio lucchetto personale.

Impedire la fuoriuscita di materiale
- Impedire la fuoriuscita di sostanze (ad es. vapori o acidi) da valvole diritte, rubinetti a sfere, valvole a farfalla.
- Mettere in sicurezza la chiusura con il lucchetto personale.

Segnalare i blocchi
- Indicare le informazioni importanti (ad es. chi è responsabile, scopo e durata del blocco) su un cartello.
- La scritta sul cartello deve essere indelebile (protetta dagli agenti esterni) e facilmente leggibile.
- Collocare in un punto visibile i necessari permessi (ad es. permesso di discesa, autorizzazione alla saldatura) e far apporre il visto dal superiore.


Mettere in sicurezza le energie residue
- Mettere in sicurezza le energie residue secondo le prescrizioni del superiore e/o come indicato nel manuale d’uso.
- Dire STOP se durante la manutenzione si rilevano energie residue pericolose.
- Dissiparle o metterle in sicurezza. In caso di dubbio segnalare il pericolo al superiore.
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Mettere in sicurezza i carichi sollevati in modo che non possano abbassarsi.
Gli stabilizzatori completamente estesi prevengono l’abbassamento involontario.



Interventi su macchine in movimento
Se la manutenzione viene effettuata su una macchina in movimento (ad es. ricerca guasti, lavori di aggiustaggio) utilizzare sempre i dispositivi di sicurezza per l’esercizio particolare.
Requisiti fondamentali:
- riduzione delle energie e della velocità, ad es. nei lavori di aggiustaggio
- possibile arresto rapido, ad es. con un tasto di consenso a tre stadi o comando ad impulsi con arresto di emergenza
- punti di pericolo limitrofi schermati

Piattaforme di lavoro fisse con parapetto
Per gli interventi frequenti e regolari è necessario utilizzare una piattaforma fissa dotata di parapetto e scala di accesso.


Dispositivo mobile per vari usi
- Se non è possibile avere una piattaforma di lavoro fissa utilizzare una piattaforma di lavoro mobile o un ponteggio su ruote.
- Le piattaforme elevabili devono essere manovrate solo da personale appositamente istruito.
- Garantire la manutenzione periodica delle attrezzature di lavoro.

Scale portatili
- Le scale portatili non sono l’attrezzatura giusta se si lavora a un’altezza superiore a 3 m calcolata dal punto di appoggio dei piedi. In questi casi il rischio di caduta è molto alto.
- Se l’altezza di caduta è maggiore di 3 m occorre impiegare delle protezioni anticaduta.
- Le scale portatili servono per salire e scendere.
- Devono essere utilizzate solo per lavori semplici di breve durata. Per lavori pesanti o lunghi meglio utilizzare una piattaforma elevabile, una scala a palchetto o un ponteggio.

Dispositivi di protezione individuale anticaduta
- I DPI anticaduta devono essere utilizzati solo in caso di lavori di breve durata, se non è possibile applicare misure di diverso tipo.
- I DPI anticaduta comprendono esclusivamente le imbracature anticaduta con assorbitore di energia e i dispositivi anticaduta di tipo retrattile.
- Fissare i DPI anticaduta ai punti di ancoraggio previsti a tale scopo.
- I DPI anticaduta devono essere utilizzati solo da personale appositamente istruito.

Maneggiare in sicurezza gli apparecchi e gli impianti elettrici
Lavorare in prossimità di cavi o apparecchi elettrici solo dopo aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie (rivolgersi a un installatore-elettricista).

Usare gli apparecchi elettrici solo con prese dotate di salvavita (differenziale/RCD). In caso di dubbio impiegare una presa intermedia con differenziale (RCD) della propria cassetta degli attrezzi.


- Non aprire gli armadi elettrici, i distributori, le muffole terminali oppure le scatole di derivazione.
- Prima dell’uso verificare che non ci siano difetti su apparecchi, cavi e prese.

Evitare il pericolo di un’esplosione
- Allontanare dal luogo di lavoro liquidi facilmente infiammabili, gas, vapori e polveri infiammabili.
- Sigillare apparecchiature, recipienti e condutture per evitare la fuoriuscita di vapori, gas o polveri nell’ambiente di lavoro.
- Adottare misure tecniche di ventilazione e monitorare l’atmosfera.
- Chiudere, svuotare, degassare o inertizzare recipienti, condutture, ecc.

Coordinare i lavori
- Il manutentore deve spiegare quali pericoli di innesco ci possono essere durante il lavoro.
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Il coordinamento deve essere messo per iscritto
(autorizzazione alla saldatura, permesso all’uso del fuoco, ecc.).

Limitare la proiezione di scintille o schizzi
Prestare particolare attenzione alla saldatura e alla smerigliatura in prossimità delle zone ex! Scintille e schizzi possono essere proiettati a distanza di metri.
- Limitare la proiezione di scintille e schizzi impiegando adeguate schermature.

Evitare il pericolo d’incendio
Adottare particolari misure di protezione durante i lavori di saldatura e molatura negli ambienti dove sono presenti materiali infiammabili (carta, legno, rifiuti, polvere, ragnatele, ecc.).

- Ventilare adeguatamente gli spazi ristretti (ad esempio con ventilatori portatili). Mantenere la ventilazione accesa per tutta la durata della permanenza in un locale ristretto dove possono formarsi o sono già presenti gas e vapori.
- In ogni caso, aerare gli spazi ristretti per un po’ di tempo prima di accedervi.
- Se, nonostante le misure di ventilazione, si formano atmosfere esplosive, monitorare costantemente l’atmosfera con adeguati apparecchi misuratori. Eventualmente, utilizzare degli apparecchi respiratori.


- Garantire in ogni caso una sorveglianza permanente dall’esterno. Se a un collega succede qualcosa, il sorvegliante deve dare subito l’allarme (salvataggio, tenere a disposizione il materiale di soccorso).